Elsa Morante
Edizione Einaudi Collana Super ET 2005
Prezzo € 14
La vicenda, che forse molti di voi hanno già conosciuto in anni passati, si svolge a Roma durante e dopo la seconda guerra mondiale. E’ una storia semplice, drammatica che coinvolge le persone, le famiglie, una città e un mondo intero, travolto in quegli anni dall’esaltazione, dalla paura, dalla disperazione, dalla speranza, dal dolore, dalla fame, dalla fatica, dall’infamia .…
E’ una storia di povera gente che parte sconfitta in un mondo che non può essere definito bestiale perché solo gli uomini sono riusciti ad arrivare a tanto. Eppure è una storia che appassiona, che coinvolge, che crea un profondo legame di solidarietà e simpatia con i protagonisti travolti da eventi che ancora adesso è difficile comprendere.
In un romanzo ricco ed avvincente vale la pena ricordare fra tutte la figura di Useppe, questo secondogenito figlio della violenza e dell’abuso, così innamorato della vita e del mondo, per quanto difficile e ostile possa essere, che si ostina a sopravvivere nonostante tutto. Poi la storia dirà la sua.
Una storia corale ed individuale, personale e mondiale, perché ancora una volta non si dimentichi che, come canta De Gregori “la storia siamo noi”.
Ci piace perché: ci fa conoscere quegli anni drammatici non attraverso le cronache ufficiali, ma attraverso la vita della povera gente, illusa da una propaganda devastante e poi costretta a toccare con mano tutto il dolore, tutto il terrore, tutta l’angoscia del mondo.
Consigliato a: tutti. Tutti: a chi già l’ha letto e a chi come me non l’aveva ancora letto. Il 25 aprile si avvicina e forse la lettura di queste pagine per chi è più giovane, per chi è meno giovane, per chi c’era, per chi neanche sa che cosa c’è stato, per chi ha avuto la fortuna di farselo raccontare, per chi neanche lo vuole sapere, per tutti, per tutti, per tutti, potrà insegnare qualcosa.
La storia continua . Gli errori del passato sono stati ripetuti. L’orrore che non è più nelle nostre case è nelle case dei nostri vicini, uomini come noi. Leggiamo questo romanzo, leggiamolo tutti, così nessuno potrà dire : “io non lo sapevo”.
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