“Mi chiamo Renée. Ho cinquantaquattro anni. Da ventisette sono la portinaia al numero 7 di rue de Grenelle, un bel palazzo privato con cortile e giardino interni, suddiviso in otto appartamenti di lusso, tutti abitati, tutti enormi. Sono vedova, bassa, brutta, grassottella, ho i calli ai piedi e, se penso a certe mattine autolesionistiche, l’alito di un mammut. Non ho studiato, sono sempre stata povera, discreta e insignificante.” Questo l’incipit di “L’Eleganza del Riccio”, uno dei romanzi di maggior successo del momento.
Siamo in un elegante palazzo parigino abitato da famiglie dell’alta borghesia, in un’ atmosfera da condominio chic e si racconta la vita di due donne, assai diverse tra loro ma accomunate da un’affinità intellettiva decisamente non comune. Paloma, un’adolescente difficile e piena di complessi e Renée, la portinaia dello stabile, vivono in modo apparentemente “normale”, manifestando, nelle relazioni sociali, l’aspetto stereotipato che si addice maggiormente al proprio ruolo: L’una quello di ragazzina insignificante, superficiale e musona, , l’altra quello dell’idea stessa che comunemente si può avere di una portinaia: grassa, sciatta, ignorante e teledipendente. Ognuna delle due, invece, mantiene una vita intima e nascosta, totalmente diversa da ciò che appare: Paloma è intelligente, lucida e consapevolmente determinata nel respingere il mondo che osserva con sorprendente maturità; Renée si rivela invece una raffinata intenditrice di filosofia, musica, letteratura, arte, cinema e cultura giapponese.
A scuotere l’ordinaria routine del palazzo, arriva al 7 di Rue de Grenelle un nuovo inquilino, il misterioso monsieur Ozu. Ricco gentiluomo giapponese, Ozu appartiene ad una categoria di persone ormai rara: sa cogliere le piccole sfumature e andare oltre le apparenze, riuscendo a smascherare la vita segreta delle protagoniste.
Ci piace perchè: La storia affascina da subito, grazie ad una scrittura raffinata ma semplice, che cattura il lettore per l’intelligenza e intensità della narrazione. Il racconto è insieme pacato ed elegante, arricchito di citazioni filosofiche, letterarie o musicali, sono discrete, comunque accessibili a tutti, anche a chi non ha particolari conoscenze delle varie discipline. Marx, Kant, Tolstoj, Proust, Mozart, Mahler diventano protagonisti insieme a Renèe e a Paloma, che con leggerezza e levità celano la parte più profonda della loro anima, nascondendosi per non sentirsi troppo diverse in una società che diventa sempre più superficiale, volgare e indifferente alla bellezza . Le persone come Renée e Paloma che hanno in sé l’eleganza del riccio, fuori protetti da aculei, ma dentro semplici e raffinate come i ricci, fintamente indolenti, risolutamente solitari e terribilmente eleganti”.
Consigliato a : chi ama e sa apprezzare storie non banali, dove l’intelligenza e il buon gusto predominano. Conquista, fa sorridere, commuove. Ed ha un finale assolutamente a sorpresa.
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