Georges Simenon
LE CAMPANE DI BICETRE
2009, pag. 261, € 19.00
Ed. Adelphi
L’ospedale di Bicetre, nei sobborghi di Parigi, è stato uno dei più antichi ospedali psichiatrici di Francia,un punto fermo nella storia della follia. Proprio qui viene ricoverato, in una delle poche camere singole a pagamento, René Maugras il potente direttore del più importante quotidiano parigino. E’ un uomo corteggiato da politici e industriali le cui opinioni possono far cadere ministri o sollecitarne altri. Eppure, da poco superati i 50 anni, nel pieno delle sue forze viene colpito durante una consueta cena con il suo ristretto e influente gruppo di amici da un ictus.
La vicenda si snoda tutta in questa sobria camera d’ospedale dal risveglio di René, dopo il riuscito intervento chirurgico, alla presa di coscienza di sé, del suo corpo e della sua vita. Non si tratta di ricostruire la propria storia, ma di costruirla veramente per la prima volta, recuperando il passato, la giovinezza, gli amori, i valori scavando lentamente dentro sé stesso, accompagnato dalla vista di quel poco che si può vedere da un letto d’ospedale e dal suono nuovo e antico delle campane . Comprendere sé stessi equivale per Renè a capire gli altri, le persone che lo hanno accompagnato negli anni e ad interessarsi alle vicende dei poveri malati che si muovono intorno a lui, piuttosto che a quelle dei potenti che continuano a rincorrerlo .
Ci piace perché è una storia semplice, pacata, dettata dai ritmi e dai temi di un ospedale dove tutto avviene secondo schemi collaudati e precisi che consentono al malato di riconoscersi veramente a dispetto di tutti quelli che vorrebbero vederlo tornare “quello di prima”.
Consigliato a chi ama la bella scrittura. Simenon è maestro. Ogni pagina è da rileggere per gustarne lo stile e la ricchezza. Consigliato a chi ha voglia di soffermarsi sull’io, sull’essere e per una volta vuol dimenticare il fare, il programmare, il divenire.
Particolarmente consigliato a chi come me era rimasto incantato dalla lettura de “La misteriosa fiamma della Regina Loana” di Umberto Eco : non perdetevi il suono delle campane di Bicetre.
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