La prova che molto sta cambiando l’ho avuta in un recente episodio: sono una modella di taglie “over”, sfilo per un canale di shopping , mi chiamo Simonetta ed ho da poco scoperto di avere tante affezionate “followers”!
La bacheca del sito di QVC, tv per la quale lavoro, accoglie i commenti delle clienti e telespettatrici, che si scambiano consigli su quello che hanno già acquistato o semplicemente esprimono la loro opinione sui prodotti.
Qualche giorno fa, in occasione dello show di un brand di abbigliamento per il quale indossavo i capi, una telespettatrice ha postato un commento dove criticava e derideva la mia taglia.
Lavoro da anni come indossatrice per taglie forti e quando ho cominciato a sfilare per QVC sapevo benissimo che mi sarei esposta a critiche anche pesanti in quanto non il mio fisico non è conforme alle modelle che siamo abituati a vedere: magrissime-altissime-giovanissime-bellissime.
La critica però non è passata inosservata alle tante frequentatrici della bacheca che hanno replicato con decisione attaccando l’autrice del post incriminato ed ottenendone anche la cancellazione. Contemporaneamente sono stata inondata da messaggi di solidarietà ed affetto da parte di tante donne che si sono sentite anche offese personalmente dal commento sgradevole perché, avendo più o meno la mia stessa taglia, riescono a confrontarsi meglio per poter acquistare senza troppi sforzi d’immaginazione.
Non mi aspettavo proprio una simile dimostrazione di affetto che è poi continuata con dichiarazioni davvero piene di sincera gratitudine per il fatto di rappresentare un modello di donna reale e diffuso che però non viene quasi mai considerato dai mass media.
Alcune mi hanno raccontano le loro storie ed i loro problemi di scarsa autostima ed accettazione a causa di un fisico più o meno “morbido” contro il quale sono in costante lotta, ma soprattutto, molte mi hanno detto che il vedermi sfilare sorridente e fiera delle mie forme è uno stimolo a prendere coraggio e cercare di vivere più serenamente la propria fisicità senza vergognarsene o sentirsi inadeguate.
Dopo questo episodio mi sono resa conto di quante donne avrebbero davvero bisogno di “far pace” con le loro forme ed imparare ad accettarle serenamente senza sentirsi in colpa; per questo ora mi sento davvero orgogliosa di poter, a mio modo, trasmettere un messaggio positivo e di rappresentare un campione di donne così vasto.
Se poi guardandomi, anche una sola donna riesca a sentirsi più “forte” e cominci a vedersi con altri occhi ed in modo meno critico, per me sarà già una grande soddisfazione e sentirò di aver fatto davvero un lavoro importante!
Con affetto per tutte le mie nuove “amiche”
Simonetta
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