Chi l’ha detto che per essere protagoniste di una sit-com di successo serva necessariamente una taglia 42? I produttori di Drop Dead Diva non sono di questo avviso, per questo hanno deciso di puntare su un’attrice curvy di tutto rispetto, Brooke Elliott, e mettere in scena la storia un po’ strana (e a tratti paranormale) di Jane, avvocato in carriera fiera del suo essere supersize, molto timida e molto intelligente.
Sembrerebbe quasi che la storia si concluda in sè stessa, così. Invece, il fulcro di questa serie tv comica americana, dall’11 gennaio su Cielo, canale free del digitale terrestre, si evolve in un modo strano: dopo la sua morte improvvisa, la ventiduenne Debbie, modella un po’ svampita e per niente ambiziosa (a meno che nell’ambizione possa contarsi anche quella di sposare un uomo ricco e famoso che la mantenga) si reincarna nel corpo di Jane, provocando non pochi equivoci.
Cosa può venire fuori dalla mente di una ragazza un po’ oca infilata, suo malgrado, nel corpo di una curvy?
L’interesse dei produttori americani nei confronti di questo mercato è sempre in crescita. La stessa Brooke Elliott, nota al pubblico (soprattutto teatrale) per il suo ruolo nel musical La bella e la bestia (nei panni della zuccheriera), afferma in un’intervista rilasciata al Vanity Fair un paio di settimane fa: “La cosa che rende il mio personaggio speciale è che è una donna come tante, non un freak. Negli Stati Uniti le donne hanno in media la taglia 44, mica la 38! L’importante è accettarsi”. E continua, riferendosi ai modelli in voga oggi nella moda e nel mondo dello spettacolo: “Oggi le ragazze subiscono pesanti pressioni continue, sui giornali e in TV: tutti ti dicono che devi essere fatta in un certo modo, che l’ideale è avere una taglia zero ed essere affascinante. Invece, qui si capisce che anche se sei un po’ tonda puoi farcela, purché tu abbia fiducia in te stessa“.
Commenti recenti