Vi riporto la mia intervista comparsa sul blog di Persona, marchio ormai familiare a tutte le amiche di VBD. Un grazie di cuore a Valeria e a tutto staff del blog!!!
Il post originale lo trovate qui
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VivoBeneDonna,
tre parole stupende insieme. Tre parole così vicine alla filosofia di Persona.
Vivere bene con se stesse, con le proprie forme e con la propria femminilità senza vincoli di taglia, riaffermando il diritto di piacere e di piacersi così come si è. Nessuna mortificazione, piuttosto una valorizzazione. E’ con noi oggi Susanna Reschiggian del blog magazine VivoBeneDonna. Davvero una special guest unica per Persona.
Ciao Susanna, benvenuta sul nostro blog. Partiamo subito con una breve carta d’identità: raccontaci qualcosa di te e della tua avventura sul web
Devo dire che sono una fashion blogger un po’ “sui generis” per due motivi: intanto non appartengo al gruppo delle fashioniste che pubblicano le foto dei loro outfit ma semplicemente scrivo articoli che riguardano la moda, e poi ho scelto di occuparmi in modo particolare del mondo curvy, un settore che ancora che ancora oggi fatica, almeno in Italia, ad affermarsi.
L’avventura di VivoBeneDonna.com è nata nel settembre 2006. Qualche mese prima era stata pubblicata dall’agenzia Astra una ricerca che riportava un dato estremamente significativo: il 58,4% delle donne italiane veste una taglia dalla 46 in su. La maggioranza delle donne, dunque, e una maggioranza che spesso non viene presa in considerazione perché le griffe più famose producono abiti per donne che a volte sembrano esistere solo nelle pagine delle riviste patinate.
Da qui l’idea di parlare invece proprio alle donne “normali”, quelle che non si riconoscono nei modelli che stilisti e media ci impongono, che sanno stare bene con se stesse e valorizzare il proprio fisico anche se non portano la 42. Con un gruppo di amiche, tutte rigorosamente curvy, abbiamo fondato un’associazione e, nel 2007, aperto www.vivobenedonna.com, un magazine on line dedicato a chi non ha una taglia da mannequin ma non se ne fa un cruccio e non intende farsi condizionare più di tanto dagli stereotipi, cercando di vivere con serenità anche qualche chilo in più. Autostima innanzitutto.
Quali sono i progressi che la moda e la società intera stanno facendo verso una “democratizzazione” delle taglie?
Non so se si possa parlare di vera e propria “size revolution”, ma in questo momento si avverte in modo particolare l’insofferenza nei confronti dei modelli di magrezza proposti dai media e spesso portati all’estremo, basti pensare alle continue discussioni e alle polemiche che quotidianamente nascono sui blog e sui giornali e che hanno come oggetto modelle e celebrities del mondo curvy.Sta sicuramente crescendo la consapevolezza che essere curvy non significa essere “diverse” ma semplicemente essere se stesse, imparare ad amare il proprio corpo perché unico e irripetibile, considerare le curve come espressione di femminilità e seduzione, vivere in armonia con la propria anima e con il mondo che ci circonda.La strada è sicuramente ancora lunga, ma i presupposti ci sono tutti. Quando una taglia 42 e una 50 verranno considerate entrambe, e ugualmente, espressione di bellezza, avremo raggiunto un grande traguardo.
Molte donne curvy fanno fatica a valorizzarsi. Cosa ne pensi e che consigli vorresti dare loro?
Una donna è bella quando si “sente” bella e riesce a comunicarlo a che le sta intorno. Una curvy subisce molti più condizionamenti di una magra, quindi a volte perde la capacità di sapersi ascoltare e non riesce scegliere ciò che più è adatto al suo fisico. Valorizzare una donna morbida non è difficile: occorre semplicemente riconoscere i propri punti forti e metterli in evidenza, distogliendo così l’attenzione da eventuali difetti. Ad esempio, una donna con un fisico a pera ha bisogno di minimizzare i fianchi larghi utilizzando colori scuri ma avendo il busto più sottile può indossare nella parte superiore top in fantasie e colori accesi, sfatando il mito del total black unico colore adatto alle morbide. E se si ha un bel seno, perché non mostrarlo? Uno scollo “indovinato” può sicuramente aggiungere un tocco sexy e glamour alla figura.
Susanna, tu hai potuto conoscere la collezione P/E 2011 Persona da vicino durante uno degli appuntamenti “Persona On Stage”. Così ti ha colpito di più?
Prima di tutto ho apprezzato l’ottima qualità dei capi, che per me rappresenta uno dei requisiti fondamentali quando si sceglie l’abbigliamento. E poi la collezione ripercorre molti dei moods più trendy di stagione, confermando il fatto che anche una curvy può seguire la moda trovando proposte attuali e di tendenza.
Vanessa Incontrada è la testimonial di Persona. Qual è nel mondo dello spettacolo e della moda un tuo ideale di bellezza? Bellezza vera, così come la intendiamo noi
Bellezza è armonia, equilibrio di forme e proporzioni. Una donna bella ha un fisico armonico, morbido, senza spigoli. Secondo me Marilyn Monroe incarna perfettamente l’essenza della femminilità e della bellezza. Tra le dive di oggi, mi piacciono Monica Bellucci, Scarlett Johansson ma soprattutto ammiro Michelle Obama per la determinazione con cui è riuscita ad affermare il suo stile personalissimo.
Dalla bellezza allo stile. Cos’è per te lo stile?
Lo stile è quella traccia inconfondibile che una donna lascia dietro di sé. E’ la personalità, la classe, il portamento e non si identifica necessariamente con un look griffato o con il lusso. Ci sono donne che si fanno ammirare con indosso una t-shirt e un paio di jeans, senza bisogno di niente altro. Lo stile viene da dentro, è un dono naturale.
E cosa emerge, secondo te, dallo stile Persona?
L’aspetto più importante è proprio la versatilità delle proposte: Persona permette ad ogni donna di trovare il capo più adatto alle proprie esigenze, quello che sa esprimere al meglio la sua personalità.
Persona veste donne diverse, tutte uniche e speciali. Cosa consiglieresti, da esperta, per il day work?
Direi senz’altro il tailleur, con la gonna o il pantalone. E’ un passepartout che permette di essere glamour in ufficio e che può essere utilizzato fino a sera: quando non si ha tempo di passare da casa per cambiarsi, basta sostituire la scarpa flat con una decolleté tacco 10-12, e via, pronte per la serata.
E per un weekend in una città d’arte?
Un abbigliamento che prediliga in primo luogo la praticità. Per macinare decine di chilometri tra chiese, piazze e musei bisogna stare comode, quindi meglio optare per una bella camicia, un paio di jeans e mocassini o sneakers. Per completare, in questa stagione, un pull in cotone e un trench. Da non dimenticare uno zainetto e l’ombrello.
Qual è il colore dell’estate e quali sono le tendenze più interessanti che hai visto sulle passerelle e nelle vetrine?
Sarà senz’altro un’estate in bianco, colore-non colore per eccellenza, minimale e chic. Generalmente le curvy sono diffidenti nei confronti dei colori chiari ma, con qualche piccolo accorgimento, anche una donna morbida può osare il bianco con risultati molto piacevoli.
Tra le tendenze più cool di stagione, adattissimo alle curvy è lo stile minimal: in passerella si sono viste linee semplici e pulite, tagli essenziali e rigorosi, perfetti per essere indossati da chi ha necessità di nascondere qualche piccolo difetto. E poi ancora, ho apprezzato i colori fluo (a piccole dosi, naturalmente) perché mi mettono allegria e i tessuti leggeri e impalpabili perché mettono in risalto il lato romantico e femminile che c’è in ognuna di noi.
Domanda di rito. Moda, stile, femminilità. A cosa non rinuncerebbe mai Susanna Reschiggian?
Senz’altro ad una borsa. Ma dev’essere grande e comoda. Niente clutch o pochette: ci porto il mio mondo, dentro, quindi solo rigorosamente maxi bags. Ne ho davvero tante, che abbino in modo maniacale all’outfit del giorno: non potrei mai uscire di casa con la borsa sbagliata!
Grazie mille, Susanna. Continua a seguirci sui nostri canali.
Grazie a voi!
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