Denti sensibili: un problema molto diffuso, in grado di provocare, a volte un vero e proprio peggioramento della qualità della vita. Ma quali sono le cause che provocano questo disturbo e quali i rimedi? Lo chiediamo Prof. Giampietro Farronato, ordinario di Ortognatodonzia e Direttore della Scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia presso l’Università degli Studi di Milano.
Professor Farronato, quali sono le principali cause della sensibilità dentale?
L’ipersensibilità dentinale si evidenzia quando una zona di dentina esposta è sollecitata da stimoli dell’ambiente intra ed extra-orale. I fattori che contribuiscono all’aumento della sensibilità dentinale sono:
- anomalie di Sviluppo del dente
- perdita dello strato superficiale di smalto (anoressia, bulimia, reflusso gastro esofageo, vomito in gravidanza)
- presenza di recessioni gengivali (prevalenza nella popolazione dall’8 al 35% a seconda della popolazione)
A che età può sopraggiungere?
E’ difficile stabilire l’età di insorgenza di questa problematica, molto spesso coincide con l’insorgenza della malattia parodontale, ma in genere è legata a tutti quei fattori che degradano lo smalto.
E’ un disturbo pericoloso per la salute dei denti?
Non è pericoloso, ma non è un disturbo da sottovalutare, quindi, è sempre consigliata una visita da uno specialista Odontoiatra.
Quali sono le principali regole dal punto di vista dell’alimentazione che si dovrebbero seguire per prevenire la sensibilità dentale?
La sensibilità dentale è quella sensazione dolorosa che si verifica quando una zona di dentina viene esposta ed è sollecitata da stimoli dell’ambiente intra ed extra orale. Le principali regole d’oro che vanno tenute in considerazione per gestire il problema della sensibilità dentale sono:
- mantenere una corretta igiene orale evitando accumuli di placca in grado di produrre acidi che determinano demineralizzazione dello smalto ed aumento della sensibilità
- tenere sotto controllo eventuali abitudini viziate come il bruxismo che possono determinare faccette d’usura
- non eccedere nel consumo di alimenti acidi e bevande contenenti anidride carbonica
- prestare particolare attenzione alla corretta tecnica di spazzolamento evitando di esercitare movimenti orizzontali ed eccessivamente energici che potrebbero determinare danneggiamenti della struttura dei denti
- evitare l’utilizzo di dentifrici fortemente abrasivi e di spazzolini con setole eccessivamente dure.
Quanto conta un’adeguata igiene orale quando si soffre di sensibilità dentale?
L’igiene orale è fondamentale, sia in uno stato di salute che, soprattutto in uno stato patologico, sempre in modo corretto, evitando spazzolini troppo duri e dentifrici troppo abrasivi. Infatti una tecnica di spazzolamento non corretta può provocare un danneggiamento dello smalto e una conseguente aumentata sensibilità. Per la prevenzione è consigliabile l’utilizzo di dentifrici rimineralizzanti e fluorati.
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